Il secondo comma dell’art.640 del codice Penale individua tre situazioni particolari rispetto alle quali l’ordinamento, in riconoscimento di una particolare e maggiore gravità della previsione astratta, stabilisce una pena edittale più grave, oltre ad ulteriori conseguenze sul piano della procedibilità. Il codice prevede infatti che “la pena prevista è la reclusione da 1 a 5 anni e della multa da 309 a 1.549 euro:

  • se il fatto è commesso a danno dello Stato o di un altro ente pubblico o col pretesto di far esonerare taluno dal servizio militare;
  • se il fatto è commesso ingenerando nella persona offesa il timore di un pericolo immaginario o l’erroneo convincimento di dovere eseguire un ordine dell’Autorità;
  • se il fatto è commesso in presenza della circostanza di cui all’61, n.5)”.

Si tratta invero di ipotesi che, nella loro dimensione astratta, sono già considerabili più gravi rispetto alla truffa semplice:

  • nel primo caso perché il danno, in quanto grava sullo Stato o su un altro ente pubblico, ha effetto indiretto sulla generalità dei cittadini;
  • nel secondo caso perché gli artifici e raggiri vengono posti in essere in modo particolarmente subdolo inducendo la persona offesa a pensare di correre un pericolo o di dover eseguire un ordine;
  • nel terzo caso poiché il reato è commesso approfittando “di circostanze di tempo, di luogo o di persona, anche in riferimento all’età, tali da ostacolare la pubblica e privata difesa”.

Si tratta di una previsione aggravante ad effetto speciale, in quanto prevede l’applicazione di una cornice edittale diversa rispetto a quella della norma base, e non l’aumento da effettuarsi sulla cornice edittale prevista a norma del primo comma. È ovviamente possibile, comunque, che il reato di truffa sia aggravato anche in relazione alle circostanze aggravanti previste per la generalità dei reati a normale dell’articolo 61 c.p. ed in questo caso verrà applicato l’aumento di pena fino a un terzo rispetto alla pena base individuata dal giudice all’interno della cornice edittale del primo comma.

fonte: quifinanza.it

Ninni Ricotta